Non solo cibo, moda e arte: la creatività italiana nel mondo è rappresentata soprattutto dal design made in Italy. Un’eccellenza che, negli anni, ha conquistato uno spazio sempre più importante nello scenario internazionale e che non conosce crisi. L’Italia, patria dei makers e degli artigiani, ha tracciato l’evoluzione del saper fare tradizionale attraverso l’uso di nuovi strumenti tecnologici e digitali, senza mai perdere di vista la propria identità. Una genialità che non è certo estemporanea, ma che è stata innescata dalle profonde trasformazioni sociali e culturali vissute dal nostro Paese dal secondo dopoguerra in poi.
Sono proprio gli impulsi legati all’impellente esigenza di rinascita a stimolare la creatività degli imprenditori italiani: a ridosso della fine della seconda guerra mondiale vengono concepite maniere totalmente inedite di intendere i dettagli, talmente rivoluzionarie da rappresentare ancora oggi tappe fondamentali nella storia di brand di successo.
Un esempio su tutti: l’intramontabile tappezzeria dalla texture “a cannelloni” applicata a divani imbottiti e rivestiti di materiali qualitativamente unici. Un trend, nato negli anni sessanta, che continua ad ispirare il mondo del design e lo stesso universo Dienne, infondendo quel virtuosismo cromatico e quelle forme accattivanti in prodotti di punta come "YELLO".
Il boom economico è l’alba del made in Italy: mentre le grandi imprese industriali acquistano rilevanza, prende vita il pensiero laterale degli imprenditori, che si accosta ad un mindset tipicamente italiano, quello che fa di necessità virtù e che aprirà le porte alla civiltà dei consumi e al progresso.
Sull’onda dell’impeto innovativo degli anni Settanta, quei prodotti tradizionalmente fabbricati per soddisfare bisogni di massa iniziano a diventare veri e propri oggetti-cultura. I nuovi designer provano a reinterpretare i gusti di una clientela che nel frattempo è diventata sempre più sensibile ed esigente. E nel farlo, smentiscono la leggendaria natura spartana degli oggetti di uso quotidiano, come mobili e automobili, che fino a quel momento aveva rappresentato l’animo popolare italiano.
Oggi la capacità di coniugare qualità e capacità manifatturiera artigianale col know how delle tecnologie e dei processi di produzione industriale, è insito nel dna delle nostre piccole e medie imprese. Quelle stesse “fabbriche” che sono state in grado di dar vita al fenomeno del design italiano, così apprezzato (e replicato) in tutto il mondo.
Non solo cibo, moda e arte: la creatività italiana nel mondo è rappresentata soprattutto dal design made in Italy. Un’eccellenza che, negli anni, ha conquistato uno spazio sempre più importante nello scenario internazionale e che non conosce crisi..